Raramente la funzione time lapse viene utilizzata nelle macchine fotografiche. È una funzione particolare che consente di comprimere il tempo creando le condizioni per immortalare anche il più lento dei movimenti come ad esempio l’inesorabile scorrere di un ghiacciaio o lo spostamento della lancetta delle ore o ancora la costruzione di una struttura.
Serve un’attrezzatura speciale per riprendere un video in timelapse?
Sono, fondamentalmente, tre gli strumenti necessari ad un time lapse.
- L’intervallometro: è uno strumento interno alle macchine fotografiche o esterno, grazie al quale si possono effettuare scatti in una certa sequenza temporale.
- Il cavalletto: è di fondamentale importanza, in quanto garantisce la stabilità della fotocamera anche in presenza di vento. Per aumentarne la performance, in alcuni casi, è possibile applicare dei pesi supplementari al montante.
- La riserva di energia: valutando attentamente la durata del lavoro, è consigliabile utilizzare delle batterie durevoli, meglio se collegate in un sistema che ne aumenti la potenza; soprattutto in mancanza di possibilità di agganciarsi all’alimentazione 12 volt esterna. Se si utilizza l’alimentazione a batteria ci si deve sempre ricordare di utilizzare un cavalletto che consenta la sostituzione delle batterie evitando di spostare la fotocamera e di tenere sempre disattivato il display posteriore.
Scegliere la location in cui girare un time lapse
Posto che alcune tra le informazioni più rilevanti sono la posizione del Sole, l’ora in cui sorge, e la presenza di alcune luci notturne, non si può prescindere da una valutazione di carattere estetico.
In questo caso basta cercare, con Google, le location migliori scelte dai fotografi di matrimoni della zona in cui si decide recarsi. Partendo dal loro portfolio e incrociando i dati con l’archivio fotografico di Big G sarà semplice avere una rosa di scelte in tempi brevi.
Per ottenere le informazioni fondamentali si possono scaricare diverse App oppure si può utilizzare Google Earth, che permette di ottenere gli orari di alba e di tramonto.
Quante foto scattare ogni giorno?
Di regola per un solo secondo di video sono necessari 25-30 fotogrammi, è facile concludere che, scattando un fotogramma ogni minuto per otto ore si può creare un filmato della durata di 16 secondi. Ci si può aiutare consultando le tabelle di riferimento sulla quantità di fotogrammi necessari e sugli spazi necessari per l’archiviazione con questo calcolatore indicato per i video in time lapse a lungo termine.
Perchè scegliere i file RAW (e perchè no)
I file RAW provenienti sono fatti da dati che giungono direttamente alla fotocamera attraverso il sensore. Senza che siano applicate altre impostazioni come il bilanciamento del bianco, l’esposizione o la nitidezza. Questi parametri possono essere successivamente modificati, proprio grazie all’ ampia latitudine di esposizione, consentendo di operare variazioni sui livelli in un secondo momento senza inficiare la qualità. Hanno il grande svantaggio di essere di dimensioni importanti.
Gestire il cambiamento di luce e i tramonti
È consigliato optare per l’ esposizione manuale, in quanto la fotocamera lasciata libera di impostare i valori dell’esposizione potrebbe causare di cambiamenti nei fotogrammi adiacenti e questo porterebbe ad uno sfarfallio. Per questo motivo è più indicata l’impostazione manuale dei parametri ISO, f-stop, velocità otturatore e bilanciamento. La gestione manuale richiede interventi costanti ad ogni cambio di luminosità; per evitare di muovere la fotocamera bisogna optare per delle App bluetooth.
I momenti migliori per provare la produzione di video time lapse sono le albe e i tramonti. Tutto l’ambiente cambia al cambiare della luce, essa naturale o artificiale; durante le albe e i tramonti il paesaggio è in continuo mutamento, tanto quanto è spettacolare la comparsa della Via Lattea nei cieli bui.
Il passaggio dalla luce intensa del Sole all’oscurità della notte richiede un gamma dinamica oltre i 14 stop disponibili nei file Raw e quindi si richiede un intervento manuale per regolare l’esposizione in modo impercettibile, per poi uniformare il cambiamento in post produzione
Per calcolare velocità dell’otturatore e i tempi di apertura è opportuno utilizzare un esposimetro che per comodità potrebbe essere quello di una fotocamera di supporto.
Le alterazioni di velocità legate all’apertura del diaframma e dell’otturatore si evidenziano con differenze di stop nei fotogrammi. Tra gli strumenti in grado di rendere fluida la transizione si consiglia Lrtimelapse programma compatibile con Adobe Lightroom, in grado di elaborare un fotogramma dopo l’altro.
Aggiungere dinamismo con il movimento
Per aggiungere il movimento ai time lapse è sufficiente utilizzare una testa panoramica motorizzata, un motore che permette di effettuare lievi e fluidi spostamenti della videocamera; in alternativa si può usare Panolapse , che aggiunge falsi movimenti come il panning video, oltre ad eliminare lo sfarfallio sui file RAW. Il movimento può essere aggiunto anche attraverso le funzioni di zoom lento nella post produzione, che permette di passare dal campo allargato al campo ristretto e viceversa in modo lento.
Ph stephan-unsplash