Come scegliere una scheda madre industriale

Anche se non hai mai assemblato un PC perchè preferisci un telefono mobile, più versatile e comodo, saprai bene che tra i suoi numerosi componenti uno dei principali è certamente la scheda madre, o come dicono gli inglesi, la motherboard. Di fatto la scheda madre e il processore, la CPU, rappresentano buona parte di tutte le capacità e qualità di un PC.

Rispetto alle schede madri consumer, un’ottima scheda madre industriale deve soddisfare più stringenti criteri di affidabilità e longevità; ciò perché essendo impiegata su linee di produzione, per il controllo di processo e l’acquisizione dati, ogni sua disfunzione può comportare l’interruzione di sistemi industriali o societari, procurando perdite economiche e di immagine, anche di ingente entità.

Questa necessaria maggiore affidabilità si ottiene soprattutto assemblandole con componenti selezionati per lavorare a range di temperatura più ampi, rispetto ai corrispondenti commerciali; ma anche grazie a costruzioni più pesanti, fattori di forma particolari, per installazione a parete, pannello o rack, raffreddamento supplementare o alternativo, connettori sigillati, alimentazione non standard e di qualità superiore.

Se la scelta della scheda madre industriale merita, quindi, un surplus di attenzione, tuttavia, le sue caratteristiche distintive, al netto degli aspetti peculiari dettati dalla destinazione d’uso, sono quelli propri di ogni scheda madre.

Cosa fa la scheda madre?

Una scheda madre rappresenta la piattaforma hardware grazie alla quale tutti i componenti del computer possono funzionare correttamente e cooperare tra loro. Oggi si differenziano sia per la compatibilità con determinate famiglie di processori, sia per l’eventuale integrazione delle cosiddette periferiche on-board e la presenza di eventuali tecnologie proprietarie. Questa premessa spiega perché la forbice di prezzi delle schede madri compatibili con un medesimo processore può essere anche molto ampia.

Al di là di esigenze specifiche, scheda madre industriale e consumer condividono le diverse funzioni e tecnologie che trovano espressione e impiego nei moderni computer. Comprendere questi aspetti base è quindi necessario per scegliere il prodotto rispondente alle proprie esigenze.

Il socket

Questa è la caratteristica che determina la compatibilità tra scheda madre e processore. Non è altro che il connettore su cui trova posto la CPU. La casa produttrice del processore comunica, tra le sue caratteristiche tecniche, il socket richiesto per il corretto collegamento e i produttori di schede madri fanno altrettanto: in cima alle caratteristiche della scheda madre indicano il suo socket. Lo troverai impresso sulla scatola e nel titolo di ogni annuncio di vendita di qualsiasi scheda madre. Per esempio, il socket LGA 2066 è richiesto dai processori Intel Core X-Series, come l’Intel Core i7; e TR4 è il socket compatibile con i processori AMD Ryzen.

Esistono due tipologie fondamentali di socket. Il tipo LGA prevede i piedini sul socket e i fori relativi sul processore. Il tipo PGA funziona esattamente al contrario: piedini sul processore e sul socket i fori corrispondenti, per posizione e numero, pronti ad accogliere la CPU.

Il chipset

La seconda caratteristica distintiva che determina la compatibilità di una motherboard con un processore e non con un altro è il chipset. Se il socket individua la connessione fisica del processore, il chipset definisce tutti gli standard di funzionamento e le tecnologie di collegamento che coinvolgono i diversi componenti integrati sulla motherboard o collegabili ad essa; dal processore alla memoria RAM, dalle memorie di massa alle schede di espansione.

Il più delle volte a un determinato socket è associato sempre il medesimo chipset, ma non sempre ciò è vero. Quindi è sempre meglio verificare sulle specifiche del processore con quali chipset è compatibile. Ciò perché in informatica tutte le tecnologie sono in continua evoluzione e spesso un socket viene rimpiazzato garantendo una certa retrocompatibilità con i processori meno recenti. Acquistare una scheda madre con il socket più recente ne garantisce una certa longevità.

L’alimentazione

Sebbene l’alimentatore sia un componente discreto collegato alla scheda madre tramite due cavi standard, la scheda madre può essere o meno stata sviluppata per gestire più o meno alti livelli di potenza.

Questa caratteristica è in genere determinata dal modello di processore e non è necessario preoccuparsene. Tuttavia, per coloro che fanno overclocking o quanti vogliono montare un processore che lavora ad alta frequenza ed è dotato di molti core, alcuni arrivano anche a 32 core, 64 core o più, può essere il caso di scegliere una scheda madre appositamente sviluppata per gestire processori che richiedono, da soli, anche ben più di 150W.

Inoltre, se si intende montare una o più schede video ad alte prestazioni, oltre a un alimentatore adeguato sarà bene acquistare una scheda madre ottimizzata per questa necessità.

Il socket DIMM

Comunemente chiamati slot sono i connettori per i moduli di memoria RAM. Il loro numero è variabile. Le schede madri più economiche ne hanno due, ma in genere sono quattro e il loro numero può crescere addirittura fino a 12 per motherboard da workstation, concepite per accogliere più di un processore.

Riguardo alla RAM, un altro elemento distintivo della scheda madre, determinato da chipset e CPU compatibili, è il massimo quantitativo di memoria RAM installabile, nonché la sua massima frequenza di lavoro. Due caratteristiche tra le più considerate dagli utenti, giacché le prestazioni sono molto influenzate da entrambi questi parametri.

Slot M.2

Questo slot è un’acquisizione tra le più recenti. Lo slot M.2 è il connettore dedicato ai dischi SSD più performanti e compatti, connessi direttamente alla scheda madre. Quando presenti sono in numero compreso tra uno e due. È una caratteristica premium, per sistemi di media e alta gamma.

Formato

Le dimensioni fisiche di una scheda madre non sono mai casuali; tutte quelle in commercio hanno dimensioni standard. I formati disponibili sono:

E-ATX 305 x 330 mm

ATX 305 × 244 mm

Micro-ATX 244 x 244 mm

Mini-ATX 170 x 170 mm

A parità di socket e chipset, si possono trovare schede madri pressocché in ognuno dei formati menzionati. Tuttavia, dimensioni inferiori implicano minori capacità d’espansione.