I registratori di cassa telematici: cosa c’è da sapere?

Dal 1° gennaio 2020 tutti i commercianti, fissi e ambulanti, sono soggetti all’obbligo di emissione dello scontrino elettronico e devono quindi dotarsi di registratori di cassa telematici.

In realtà il Decreto Rilancio, seguito all’emergenza Covid-19, ha sancito un’ulteriore proroga di un anno, ponendo come data ultima per tutti l’ 1 gennaio 2021, ma tutte le aziende piccole e grandi devono iniziare a prevedere l’adeguamento già da oggi.

Gli scontrini, dunque, seguono a distanza di un anno la sorte delle fatture che già dal 2019 tutti i soggetti detentori di Partita Iva in Italia producono in formato elettronico.

L’operazione, volta al contrasto dell’evasione fiscale, manda in pensione il vecchio scontrino cartaceo con il quale siamo stati abituati a convivere sin dal 1983 e che è stato oggetto di molte controversie.

I registratori di cassa telematici rappresentano nell’immediato un costo per le aziende, ma anche una grandissima opportunità da sfruttare.

Vediamo cosa c’è da sapere sui registratori di cassa telematici.

Cosa fanno e come funzionano i Registratori di Cassa Telematici?

 Il Registratore di Cassa Telematico, o RT, è uno strumento che trasmette direttamente all’Agenzia dell’Entrate l’azzeramento fiscale della giornata in formato digitale.

Per farlo ha bisogno di essere collegato a una rete Internet ma non per tutta la giornata. All’RT, infatti, è sufficiente essere online al momento della spedizione dei dati cioè, normalmente, alla chiusura dell’esercizio commerciale.

Il Registratore memorizza i dati e automaticamente interagisce con il server esterno, secondo differenti modalità.

A volte è possibile modificare i vecchi registratori di cassa già esistenti e abilitarli al nuovo servizio. Altre volte, invece, è necessario acquistare registratori nuovi.

In entrambi i casi, questo è uno dei vantaggi dell’operazione, lo Stato riconosce un bonus fiscale, ovvero un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute con un tetto di:

  • € 250 per i registratori nuovi
  • € 50 per l’adattamento di registratori vecchi

A questo vantaggio fiscale si aggiungono, com’è facile intuire, una serie di comodità per il commerciante, il quale può rinunciare per esempio all’annosa procedura del riporto corrispettivi, consueta con i vecchi azzeramenti.

Registratori di cassa telematici per ambulanti

 La stabilità della rete Internet e la presenza di una linea di telefonia fissa, entrambe necessarie per una corretta trasmissione dei dati da parte di un Registratore di Cassa Telematico, sono un problema di non facile soluzione per gli ambulanti.

E, in effetti, la prima domanda da porsi nel momento in cui si sceglie un RT è proprio questa: lavoro sempre nello stesso luogo?

Se la risposta è no, è meglio optare per Registratori Telematici adeguati al lavoro ambulante, ovvero con batterie molto funzionali, cavi resistenti e poco ingombranti e una buona resistenza nel corso della giornata.

Se invece la risposta è sì, è pur sempre meglio orientarsi su registratori compatti e semplici.

In ogni caso, data la specificità e novità del prodotto, è assolutamente consigliato rivolgersi per l’acquisto ad aziende leader nel settore.

I misuratori fiscali telematici: un vantaggio per le imprese

 Se si esclude il costo iniziale per acquisire o riadattare la strumentazione, costo che come abbiamo visto è coperto al 50% da bonus fiscale, i nuovi misuratori fiscali apportano dunque un’innumerevole serie di vantaggi economici e di tempo alle aziende.

Basti pensare che:

  • L’acquisto è certo e tracciabile e con esso la garanzia
  • Non ci sono più rischi di smarrimento di documentazione fiscale, con eventuale impossibilità di incorrere in sanzioni
  • Fine del registro dei corrispettivi
  • Un altissimo livello di sicurezza

Senza contare che finisce, o quasi, l’era della carta, argomento sicuramente caro a chi ama l’ambiente e si oppone all’inutile spreco di materie prime.